Il nucleare non è la risposta
Helen Caldicott - Gammarò editore
18 euro (scontato 15 euro)
"Un libro definitivo. La sua lettura smaschera la malafede della propaganda nuclearista di politici e gruppi di interesse, diffusa in Italia anche grazie a mass media complici e compiacenti. La verità è che, dopo aver letto questo libro, non ci sono più argomenti ragionevoli, se mai ce ne sono stati, per sostenere il nucleare, in Italia come altrove. "Ben venga la traduzione italiana di un libro americano che costituisce uno dei più pesanti atti d'accusa mai scritti nei confronti dell'energia nucleare" (N. Armaroli).VAI alla presentazione del libro in Cantiere con contributi audio e video! --> ATTIVO OGGI O RADIOATTIVO DOMANI?
Il luogo della vicenda era una di quelle fabbriche che non esiste più, la Breda-Ansaldo di Sesto San Giovanni, che con le altre grandi industrie delle cittadina rendeva la “Stalingrado d’Italia” il polo industriale più importante della nazione intera. Fu proprio davanti ai cancelli di questo “colosso industriale” che la mattina dell’8 ottobre 1987 un piccolo gruppetto di persone si radunò in segno di protesta, in modo civile e senza alcuna volontà violenta. Da qualche anno si combatteva la guerra Iran-Iraq, un conflitto lontano, quasi sordo agli italiani. Una delle due nazioni belligeranti, l’Iran, aveva deciso di riprendere la costruzione di due centrali nucleari che da tempo aspettavano d’esser completate e per poter fare tutto ciò era indispensabile ritirare, e poi assemblare, tutti i componenti commissionati in fabbriche europee. La sfortuna della nazione mediorientale fu che alla costruzione dei generatori di vapore, indispensabili per la messa in moto delle centrali, furono adibiti degli operai con un senso di responsabilità e una coscienza al di fuori del comune. La consapevolezza di ciò che si stava facendo, cioè dare la possibilità ad una nazione in guerra di poter produrre bombe atomiche come noccioline, fu il moto scatenante della protesta che in soli quindici giorni arrivò ad esser il centro focale delle vicende nazionali e parlamentari dove si giunse alla decisione di bloccare quelli che potevano costituire degli armamenti altamente pericolosi in mano ad una nazione in guerra. Si può quindi affermare che tale episodio fu una vera e propria avanguardia. Si assistette per la prima volta alla coniugazione di due tematiche fino ad allora lontane tra loro: l’operaio e la coscienza di ciò che produce. Storicamente è assodato che in fabbrica le uniche proteste che si pensava potevano esser proprie della classe operaia fossero inerenti a contratti e licenziamenti. Questa volta non fu così e proprio grazie a ciò non fu più “solamente” così. Tutto questo è ricordato nel libro accompagnato dal documentario.
Il segreto delle tre pallotole
Torrealta, Del Giudice - Ed. Ambiente
15 euro (scontato 12,5 euro)
“Sa perché il tema delle armi nucleari non viene più affrontato in pubblico? Perché dovrebbero confessare di averle già impiegate a dispetto del trattato di non proliferazione, perché dovrebbero ammettere che il loro mercato è in piena espansione, che ne hanno create di così minuscole da poter distruggere anche un solo palazzo.” Qual è il funzionamento di questi ordigni che provocano reazioni nucleari senza il bisogno della massa critica? Come funzionano le armi utilizzate a Gaza che uccidono senza lasciare traccia di frammenti metallici? Perché le munizioni al cosiddetto uranio impoverito, utilizzate in Iraq e Afghanistan, contengono anche altri elementi radioattivi? E soprattutto, perché una ricerca sulla fusione fredda di successo è stata per decenni volutamente ignorata? Le risposte a queste scomode domande e a molte altre sono collegate tra loro da un segreto che è stato tenuto nascosto per più di venti anni, e che questo libro prova a raccontare. Alternando fiction, documenti e registrazioni con interviste (come quella inedita al padre della fusione fredda Martin Fleischmann), Il segreto delle tre pallottole rivela prospettive inquietanti sulle connessioni tra usi civili e militari del nucleare
Illusione nucleare
Zabot, Mongusti - Melampo
12 euro (scontato 10 euro)
La crisi economic
12 euro (scontato 10 euro)
La crisi economic
a e l'incertezza delle relazioni internazionali spingono nuovamente i Paesi industrializzati verso l'energia nucleare, ridando voce anche in Italia ai fautori della sua convenienza e inevitabilità. Questo libro sfata con rigore scientifico alcuni luoghi comuni: che l'energia atomica sia abbondante e sicura, che costi meno, che non provochi emissioni di CO2. Le argomentazioni dei due autori sono stringenti: già ai ritmi di consumo attuali, si stima che entro 50 anni non ci sarà più uranio economicamente sfruttabile; i costi di costruzione dei reattori e del loro mantenimento sono già oggi fuori mercato; infine, il nucleare inquina, contamina irrimediabilmente interi territori, con il rischio di accentuare le criticità del cambiamento climatico in atto. Completa questo inquietante scenario l'idea, promossa dal G8, di una governance mondiale dell'energia. Una governance capace di tenere l'opinione pubblica all'oscuro delle centinaia di incidenti occorsi finora e abile nel convincere i Paesi emergenti a legarsi per i decenni a venire alle tecnologie nucleari dell'Occidente. I diritti di questo libro saranno devoluti ai bambini vittime dell'incidente alla centrale nucleare di Cernobyl del 1986.
La menzogna nucleare
Chiesa, Cosenza, Sertorio - Ponte alle grazie
12 euro (scontato 10 euro)
Mentre la crisi mondiale ha inghiottito la profumata menzogna del progresso economico senza limiti, mentre il pianeta continua a rimandare le irrimandabili decisioni sul suo futuro energetico e ripropone la rassicurante menzogna dei "passi avanti", l'Italia, o meglio, il governo Berlusconi offre come soluzione nazionale la menzogna verde dell'energia nucleare. Cosa importa se ancora non siamo stati in grado di risolvere i problemi legati al fallito esperimento atomico, di cui il territorio italiano porta ancora il peso. Cosa importa se un referendum storico ha già fatto sentire forte e chiara la voce del no dei cittadini italiani. Cosa importa se le riserve di combustibile consentiranno al nucleare vita breve.
12 euro (scontato 10 euro)
Mentre la crisi mondiale ha inghiottito la profumata menzogna del progresso economico senza limiti, mentre il pianeta continua a rimandare le irrimandabili decisioni sul suo futuro energetico e ripropone la rassicurante menzogna dei "passi avanti", l'Italia, o meglio, il governo Berlusconi offre come soluzione nazionale la menzogna verde dell'energia nucleare. Cosa importa se ancora non siamo stati in grado di risolvere i problemi legati al fallito esperimento atomico, di cui il territorio italiano porta ancora il peso. Cosa importa se un referendum storico ha già fatto sentire forte e chiara la voce del no dei cittadini italiani. Cosa importa se le riserve di combustibile consentiranno al nucleare vita breve.
Cosa importa se il problema delle scorie e della dismissione degli impianti è tanto grande da non poter essere definito nemmeno dai tecnici e dagli scienziati. Cosa importa se l'Italia non possiede né il combustibile né il know-how necessario e si arrende nuovamente alla dipendenza dagli altri Stati. In questo libro, la voce lucida di due illustri fisici, Guido Cosenza dell'Università Federico II di Napoli e Luigi Sertorio dell'Università di Torino, ci consente di fare chiarezza una volta per tutte, e l'esperienza di Giulietto Chiesa ci aiuta a capire le intenzioni di chi pretende ancora una volta di decidere per noi.
Nucleare a chi conviene?
Mattioli, Scalia - Edizioni Ambiente
17 euro (scontato 14,50)
Cosa significherebbe per l'Italia investire sull'energia atomica anziché su fonti rinnovabili come il fotovoltaico e l'eolico? Sappiamo che il nucleare: utilizza come combustibile l'uranio, una risorsa che va comunque acquisita sul mercato estero, scarsa e perciò destinata a di
Nucleare a chi conviene?
Mattioli, Scalia - Edizioni Ambiente
17 euro (scontato 14,50)
Cosa significherebbe per l'Italia investire sull'energia atomica anziché su fonti rinnovabili come il fotovoltaico e l'eolico? Sappiamo che il nucleare: utilizza come combustibile l'uranio, una risorsa che va comunque acquisita sul mercato estero, scarsa e perciò destinata a di
venire sempre più costosa e oggetto di competizione internazionale; utilizza una tecnologia complessa che non mette al riparo da rischi sanitari neppure nel normale funzionamento di una centrale; non ha risolto il problema delle scorie radioattive, lasciando quindi aperti gravi problemi per il futuro; presenta costi di produzione del kWh elettrico difficilmente definibili e comunque superiori rispetto ad altre fonti energetiche realmente pulite e rinnovabili. Il libro propone un'analisi sul tema avvalendosi di dati reali e documentati provenienti da fonti internazionali.
La guerra nucleare spiegata a Greta
Alfonso Navarra - Emi edizioni
5,40 euro ( scontato 4 euro )
5,40 euro ( scontato 4 euro )
Come avvicinare ragazze e ragazzi ai pericoli del nucleare e all'alternativa nonviolenta in dieci conversazioni:1 - Un nonviolento "sabotatore" ci dà la sveglia;2 - L'intervista radiofonica a Turi Vaccaro in carcere;3 - Emmie Epker. Un appello per "fermare chi scherza col fuoco atomico". Il "peccato" della guerra nucleare;4 - Videogiochi, fumetti, film: l'im
maginario della guerra atomica;5 - The Day After: gli effetti della radioattività;6 - La guerra nucleare nel quotidiano: internet progetto militare;7 - La regola del primo colpo e le guerre nucleari limitate;8 - La corsa agli armamenti e la proliferazione oggi;9 - La guerra nucleare per errore: nelle mani delle macchine;10 - L'alternativa nonviolenta. Un lieto fine per Turi. Libro illustrato: 10 tavole, più i simpatici personaggi di mamma Adele, papà Arturo e la figlia Greta. Presentazione di Alex Zanotelli.
Nucleare: se lo conosci lo eviti
Marco Bersani - edizioni Alegre
12 euro (scontato 10 euro)
Il Governo Berlusconi si appresta a rilanciare la produzione in grande scala dell'energia nucleare, nonostante il popolo italiano si sia già pronunciato contro a larghissima maggioranza nel referendum del 1987. Come questo libro intende dimostrare, gli argomenti portati a favore sono inconsistenti: non è vero che il nucleare sarà l'energia del futuro, che è economicamente competitivo, che serva a ridurre le emissioni di gas serra, che non ci siano alternative. Mentre sono drammaticamente veri i ripetuti incidenti e la produzione di scorie altamente radioattive che consegneremo alle prossime diecimila generazioni. Senza contare la proliferazione del nucleare militare, di cui l'uso "civile" è figlio riconosciuto.
12 euro (scontato 10 euro)
Il Governo Berlusconi si appresta a rilanciare la produzione in grande scala dell'energia nucleare, nonostante il popolo italiano si sia già pronunciato contro a larghissima maggioranza nel referendum del 1987. Come questo libro intende dimostrare, gli argomenti portati a favore sono inconsistenti: non è vero che il nucleare sarà l'energia del futuro, che è economicamente competitivo, che serva a ridurre le emissioni di gas serra, che non ci siano alternative. Mentre sono drammaticamente veri i ripetuti incidenti e la produzione di scorie altamente radioattive che consegneremo alle prossime diecimila generazioni. Senza contare la proliferazione del nucleare militare, di cui l'uso "civile" è figlio riconosciuto.
Chernobyl, di cosa sono fatte le nuvole
Parisi - Beccogiallo
15 euro (scontato 12 euro)
Chernobyl, una storia dimenticata. Eppure metafora perfetta del mondo che ci circonda, del rapporto che l'uomo ha con la tecnologia, della costante disinformazione che ci colpisce a ogni nuovo disastro ambientale. All'una e ventitrè del 26 aprile 1986 il reattore numero quattro della centrale nucleare di Chernobyl, raggiunge nel giro di venti secondi, cento volte la sua potenza nominale. Nel cielo notturno dell'Ucraina si innalza un'enorme nube radioattiva che diffonde il suo carico letale. Il mondo si trova a fare i conti con la peggiore catastrofe tecnologica e ambientale nella storia dell'umanità.
L'italia chiamò
Brogioni, Miotto, Scanni - Ed. Ambiente
16,90 euro (scontato 13 euro)
Quattro soldati cercano un difficile ritorno alla normalità dopo essersi ammalati di tumore operando in zone bombardate con armi all’uranio impoverito. Luca, Emerico, Angelo e Salvatore hanno scelto volontariamente la divisa, ma sono stati abbandonati dall'Esercito proprio quando hanno dovuto lottare per la vita. Chi ha denunciato ha subito minacce e ricatti, chi ha taciuto è sprofondato nella solitudine. L’Italia chiamò è un’inchiesta multimediale che racconta attraverso immagini e testo gli effetti dell’inquinamento bellico sul personale delle forze armate impiegato in Bosnia, Kosovo e Iraq. Il documentario giornalistico, premiato dalla critica, riannoda in un diario intimo le storie dei soldati, ricostruendo la catena delle responsabilità.
Ecoprofughi,
Calzolaio - Nda
18 euro (scontato 15 euro)
Tanti parlano delle migrazioni, di emigrazioni, di immigrazioni perché migrare è costitutivo della vita delle specie umane sulla Terra.
In questo libro si offre un affresco di archeologia, preistoria e storia delle migrazioni, fin dalle prime della storia umana. Migrazioni provocate dal clima ci sono sempre state e il fenomeno migratorio riguarda anche molte altre specie viventi; le migrazioni umane sono state sempre causate da un mix di libertà umana e costrizioni contestuali; le migrazioni più obbligate o forzate sono dipese da singoli imprevisti/eventi ambientali/climatici o da guerre/conflitti.
Il testo affronta la contemporanea realtà delle migrazioni forzate politiche (i rifugiati) e ambientali (senza status) e dei cambiamenti climatici globali. Studiosi e scienziati di varie discipline concordano nel considerare obbligati nuovi ampi flussi migratori per l’innalzamento del livello del mare, la crescita di frequenza e intensità di eventi meteorologici estremi, la diminuzione della disponibilità di risorse idriche. Nell’era della globalizzazione mutano mobilità e migrazioni, già vi sono e d’ora in poi vi saranno ancor più migrazioni forzate da cambiamenti climatici provocati dall’uomo, prevedibili nell’area geografica e nel periodo storico, soprattutto dall’Africa, soprattutto attraverso il Mediteranno, soprattutto nel prossimo ventennio.
Calzolaio fa il punto sul negoziato climatico e propone varie opzioni per prevenire e assistere i profughi climatici.
In questo libro si offre un affresco di archeologia, preistoria e storia delle migrazioni, fin dalle prime della storia umana. Migrazioni provocate dal clima ci sono sempre state e il fenomeno migratorio riguarda anche molte altre specie viventi; le migrazioni umane sono state sempre causate da un mix di libertà umana e costrizioni contestuali; le migrazioni più obbligate o forzate sono dipese da singoli imprevisti/eventi ambientali/climatici o da guerre/conflitti.
Il testo affronta la contemporanea realtà delle migrazioni forzate politiche (i rifugiati) e ambientali (senza status) e dei cambiamenti climatici globali. Studiosi e scienziati di varie discipline concordano nel considerare obbligati nuovi ampi flussi migratori per l’innalzamento del livello del mare, la crescita di frequenza e intensità di eventi meteorologici estremi, la diminuzione della disponibilità di risorse idriche. Nell’era della globalizzazione mutano mobilità e migrazioni, già vi sono e d’ora in poi vi saranno ancor più migrazioni forzate da cambiamenti climatici provocati dall’uomo, prevedibili nell’area geografica e nel periodo storico, soprattutto dall’Africa, soprattutto attraverso il Mediteranno, soprattutto nel prossimo ventennio.
Calzolaio fa il punto sul negoziato climatico e propone varie opzioni per prevenire e assistere i profughi climatici.
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