Tuesday, May 12, 2015

Ni vivos ni muertos. Dal Messico Mastrogiovanni racconta le sparizioni di Ayotzinapa


venerdì 22 maggio 2015 h.18.30 
presso Cs Cantiere - via monte rosa 84 MM1 LOTTO

     "NI VIVOS NI MUERTOS"     

con Federico Mastrogiovanni (giornalista in Messico)

Oltre 30.000 sono le persone scomparse in Messico dal 2006 a oggi. Desaparecidos dei quali non si sa più niente, a volte ritrovati morti e orribilmente mutilati, a volte mai denunciati come scomparsi e sistematicamente mai cercati dalle autorità pubbliche. Che succede in Messico, un paese democratico che attraversa una fase di incredibile ascesa della violenza?
Ni vivos ni muertos è un’inchiesta su questo fenomeno e giunge a formulare una tesi chiara: la sparizione forzata è un crimine, nel quale sono implicate le istituzioni messicane, che ha l’obiettivo di generare terrore e annichilire i movimenti di dissidenza e opposizione sociale.

info su cantiere.org

La Danza delle mozzarelle. Presentazione con Wolf Bukowski

Domenica 17 maggio 2015 h. 18.00 
in Piazza Stuparich  

   LA DANZA DELLE MOZZARELLE.     

Con Wolf Bukowski (giornalista e scrittore) e i lavoratori in sciopero di Mc Donald. 

Le due facce del modello Expo, fatto  di "disneyficazione" della filiera del cibo e di precarietà (o addirittura volontariato) per chi lavora nel settore. 

Succede così che proprio i contratti per il turismo non vengono rinnovati ai lavoratori. Precarietà e lavoro in nero sono costitutivi del modello Expo, l'abbiamo visto nella costruzione dei cantieri, e sono anticipazioni di nuove politiche di normazione sociale.  
Perchè si, Expo doveva far ripartire l'economia italiana, ma solo per le tasche delle multinazionali, non certo per quanti lavorano nella ristorazione, camerieri e affini. 

Succede così che un Expo che doveva parlare di nutrire il pianeta, di energia per la vita, di cibo sano, di cibo per tutti, parla solo di food, di merce. Mc Donald, Coca Cola, e nel suo piccolo anche il nostrano Eataly: speculano sul nostro cibo, consumano le nostre risorse, fanno profitti sulla nostra pelle. Poi arriva la favola di Expo per darsi una ripulita, e raccontarci che loro sono i buoni.

info su cantiere.org 

Il sesso orale è meglio di quello scritto. Poesie alticce al Cantiere.

VENERDì 15 MAGGIO 2015 H. 19


POETRY & WINE 

Lettura di poesie e degustazione di vini con Osteria del Tempo Ritrovato (Editore/bevitore). 

Letture di: Paolo Gentiluomo, Bep
pe Ratti, Maurizio Bottoni. 

proiezione di Corti di Camillo Valdez. 

Degustazione di Merlot, Raboso, Cabernet

Aperitivo e degustazione di formaggi, Cena popolare con ottimo vino! 

Wednesday, February 25, 2015

Quaderni di una rivoluzione

Libreria Don Durito presenta:
27 Febbraio ore 18.30 al Cantiere
Quaderni di una rivoluzione, incontro con l'autore: Mondher Kilani e con Karim Metref
A seguire (dalle 20.30) cena promossa dal Comitato degli Abitanti di San Siro.

Leggi l'articolo completo su:

http://www.cantiere.org/4261/quaderni-di-una-rivoluzione/#sthash.atcIIk1J.dpuf

Friday, February 06, 2015

Qui si legge sempre meno...

Pianeta terra. Periferia sud dell'Europa. Italia. Qui si legge sempre meno. 43% degli italiani ha letto almeno (solo?) un libro nel 2014, da ciò se ne deduce che il vero dato è che il 57% degli italiani non ha letto NEMMENO un libro nel 2014. Troppo facile sarebbe fare i moralisti e confrontare il nostro paesino di provincia con i ben più civili paesi nordici tipo Svezia, Norvegia... paesi in cui la percentuale dei lettori balza a numeri come 80%. Ma leggere non è una questione morale, ma politica ed economica: vogliamo parlare delle differenze che corrono tra il portafoglio di un lettore italiano e quello di uno svedese? Il libro in Svezia non ha il prezzo fisso e il prezzo medio di copertina è di 11 euro.

Ma qualcosa si muove (forse) anche da noi e sono i giovanissimi: è nella fascia di età 11-24 anni che si registrano le percentuali più alte di lettori, oltre il 54%. Del resto accorte politiche di promozione della lettura hanno già dato in passato i loro frutti in altri paesi europei che hanno investito nell'educazione alla lettura di bambini e ragazzi. Qui da noi vi sono tantissime ed eccezionali case editrici per bambini e ragazzi, un patrimonio inestimabile. Vi citiamo alcune amiche: OrecchioAcerbo, Else, Babalibri, SassiJunior. Vi sono tantissimi progetti di lettura rivolti ai bambini in scuole, biblioteche, asili (Nati per Leggere è una bellissima piattaforma su cui vengono raccolti eventi, info etc..). Vi sono quindi ragionevoli possibilità che in futuro, prestando attenzione alle politiche di educazione alla lettura, aumentino i giovani lettori che leggeranno anche da adulti.

Sul versante del digitale i lettori di ebook sono aumentati nel 2014 del 32% rispetto all'anno precedente (dati AIE 2014) anche se l'ebook rimane una piccola parte del mercato dei libri (1% in Francia, 3% in Italia, 4% in Germania e 14% dell'Inghilterra - dati AIE e Nielsen 2014); questo panorama europeo ci porta ad immaginare un futuro in cui i libri di carta saranno integrati (e non sostituiti) dai libri digitali. D'altra parte è nota la grandissima diffusione che hanno i nuovi media soprattutto in questo target giovanile sopra identificato (smartphone, tablet, pc etc..), soprattutto in termini di tempo quotidiano che i giovani dedicano alle nuove tecnologie: tempo sottratto spesso proprio alla lettura (Istat). Quanto emerge dai dati raccolti nel 2014 da Istat, Nielsen, Aie conferma (a loro giudizio) che è in atto una trasformazione nei comportamenti della lettura soprattutto dei giovani: sempre di più si leggono i giornali dallo smartphone, si studia la lezione di matematica su youtube, si approfondiscono inchieste su twitter. Un cambiamento quindi che non va osteggiato, ma potenziato perchè è in questa direzione che i comportamenti di lettura dei giovani stanno già andando. Infine dal 2015 in Italia sarà obbligatorio l'integrazione del digitale a tutti i libri scolastici da parte degli editori; ogni insegnante può decidere poi se usufruire o no dei contenuti digitali, eppure l'anno scorso il 40% dei giovani che ha acquistato un libro scolastico ha interagito con la parte digitale.
Anche ciò influirà non poco sulle prossime generazioni di lettori a cui noi, come librai e come attivisti, guardiamo con grande entusiasmo e fiducia. 

Saturday, January 17, 2015

Thursday, November 27, 2014

10YEARS_PARTY DON DURITO



20 DICEMBRE 2014

#10YEARSDD @DONDURITOBOOKS

Di fantasia e ironia. Come Don Durito vogliamo conservare la fantasia e una risata anche quando il governo lancia un'offensiva militare contro di noi e siamo costretti a un ripiego strategico nella Selva di Lacandona.

Tutti i giorni quando apriamo le finestre della nostra libreria sappiamo bene perchè siamo qui; perchè resistiamo e costruiamo librerie, spazi occupati, università popolari e perchè rimaniamo ancora qui a leggere e far leggere, a fare slam poetry, a suonare e cantare, a rompere la solitudine delle persone, a stare insieme legati in cordone tra compagni, tra fratelli. 

Questa è la rivoluzione che renderà possibile la rivoluzione: se ci vediamo in libreria, siamo sicuri di rivederci anche sulle barricate.


programma completo (in aggiornamento):


PRESENTAZIONI H. 11- 20 
- h. 11.00  Arcano 21 (del vecchio editore)  con Luca Ragagnin
- h. 12.00 letture per bambini a cura di Orecchioacerbo e Banda dei Pirati
- h. 16 Autoproduci i tuoi cosmetici! Laboratorio e presentazione delle guide di Altreconomia con Massimo Acanfora
- h. 17 Giandante X (milieu edizioni) con Roberto Farina
- h. 18  Non avere paura dei libri (hacca edizioni) con Christian Mascheroni
---> NEW ENTRY! h. 18.30 Rosario dello Iacovo presenta "Curre curre guagliò.Storia dei 99Posse"
- h. 19 Ciulla il grande malfattore con l'autore Piero Sciotto
- h. 20 Come macchine impazzite (agenzia x) con i Kina

READING  h. 20- 23
- La velocità di lotta (agenziaX) con Andrea Scarabelli
- A pesca nelle pozze più profonde (minimumfax) con l'autore Paolo Cognetti
- Estate crudele con Alessandro Bertante
- Marco Rovelli legge Il mio nome di battaglia è topolino, anteprima da Primavera di bellezza.
- L'ultimo giorno del '68. Performance tratta da "La banda Bellini" con Philopat e Massimo Zamboni
- Lettura da Chicago Boys con Renato Sarti
- L'armata dei sonnambuli reading e musica con Wu ming contingent ALLE h. 14


POETRY & SLAM POETRY H. 20 - 23
- Luca Pottini
- Ellis Island di Bob Viscusi a cura di Ombretta Diaferia
- EEL SHOUS
- Tempi Diversi
- Premio Dubito
- Marco Borroni
- Angelo Zabaglio
- Lello Voce

VIDEO & CORTI  H. 11 - 19
- H. 11 Camillo Valle
- H. 12 Videofficine
- H. 16 Blackout di Nanni Balestrini a cura della Scuola Paolo Grassi
- H. 17- 19 corti in collaborazione con Milano Film Festival

LOL LIVE SHOW 23 - 01
Vermi di Rouge
Spinoza.it
Terzo Segreto di Satira

PRANZO E CENA BIO A CURA DI GASP
h. 20 jump music con MODOU VINS PIANO LIVE
H. 23  LIVE CONCERT THE UAQ equatorial jazz

++++ UNA INEDITA SORPRESA ALL'INGRESSO ++++

LEGGI IL COMUNICATO PER I 10 ANNI DELLA LIBRERIA DON DURITO

Insomma non stiamo proponendo una rivoluzione ortodossa, ma qualcosa di molto più difficile: una rivoluzione che renda possibile la rivoluzione.


Queste parole del subcomandante Marcos sono dipinte sui muri della nostra libreria dentro il Cantiere, a Milano, in via Monte Rosa 84. Le nostre finestre affacciano su un vicino che è tra i portavoce di quei giganti del neoliberismo nostrano. Quel neoliberismo che vuole schiacciare proprio noi, piccoli don duriti, nella selva della metropoli.

30mq di libreria, una selezione di libri indipendenti, di editori ed autori che resistono all'omologazione della letteratura delle varie holden di turno, consapevoli che il sapere non è neutrale, che anche i romanzi non sono una terra d'esilio, una fuga, un'isola su cui sognare di aprire un chiringuito scappando dalla precarietà, dallo sfruttamento, dalla solitudine in cui il sistema neoliberista e la politica della finanza vogliono costringerci. 

Da anni assistiamo alla crisi del mercato editoriale e culturale, e quando ci chiedono "voi come ve la passate?" con la crisi e le librerie che chiudono eccetera, rispondiamo che infondo noi ce la passiamo bene. Insomma forse è una questione di obiettivi: Don Durito "resiste", riesce a stare in piedi, a vivere tra libri, polvere e militanza. Non per questo vogliamo esaltare la retorica della cultura e della gratuità del lavoro culturale: del resto non siamo la Caritas, non facciamo volontariato. Però noi questo "mercato culturale" di cui si parla non l'abbiamo mai visto, nemmeno prima della crisi. 

O la borsa o la vita. I giganti dell'editoria si quotano in borsa, noi siamo andati più di una volta alla Borsa di Milano, ma solo per occuparla. Preferiamo i posti dove ci sono persone a cui lasciare un volantino, scambiare due parole sul libro che hanno preso tra le mani, persone che ci chiedono se Don Durito è un prete e a cui allora raccontiamo una storia, quella del Chiapas e dell'Ezln: una storia fantastica eppure dannatamente reale. 

Di piazze e presidii. Per fare i librai andiamo nelle piazze, ai festival, nelle fiere, nei mercati da una parte all'altra della città. In una di queste occasioni un tizio passò a chiederci "avete un libro su Mussolini?", risposta di un altro avventore del nostro banco: "su Mussolini a Milano abbiamo piazzale Loreto". 
Forse senza neanche saperlo siamo un presidio antifascista permanente in città. Tutti quelli che fanno i librai forse lo sono, presidii permanenti contro la barbarie. 

Di crisi culturale. Ecco questo è semmai l'argomento; la crisi del mercato non è una novità. Lo dicevamo già nel 2001 a Genova. Lo diceva Don Durito nel 1994 con queste parole: "In realtà il neoliberismo non è una teoria per affrontare o spiegare la crisi, è la crisi stessa fatta teoria e dottrina economica! sarebbe a dire che il neoliberismo non ha la minima coerenza, non ha nè progettualità nè prospettiva storica. Ovverosia, pura merda teorica".

Di contenuti. Le ultime battaglie del mondo dell editoria sono state la legge contro lo sconto sui libri (in funzione anti-amazon) e ultimamente la campagna per abbassare l'iva sugli ebook dal 22% al 4%. Il dibattito culturale nel nostro paese di provincia si arena al denaro (di solito per essere precisi al profitto, nemmeno si parla dei soldi dei tanti lettori giovani e precari che vorrebbero pure leggere di più ma non possono perchè i libri costano troppo). Si, a mettersi nei panni di uno studente-lavoratore i libri costano troppo (e non è un'accusa agli editori, sappiamo bene come la filiera del libro strozzi le libreria come gli editori indipendenti) e non sarà alzandone il prezzo che se ne accrescerà il loro valore o la percezione del loro valore. Ma adesso anche noi stiamo parlando solo di soldi, valore, plusvalore, profitto... e i contenuti?

Di Poesia. Speriamo nel nostro piccolo di aver coltivato la poesia. Proviamo a dare spazio e voce ai giovani e giovanissimi che hanno questa impellente necessità: scrivere versi. Sui fogli, sui muri, alle fermate dell'autobus. Dalla Slam Poetry alla Translation Slam in più lingue, ringraziamo i poeti (e tutti gli artisti e gli scrittori) che ci hanno insegnato una cosa: non si porta la cultura alle persone somministrando da un palco pillole di saggezze al volgo. Non si vola basso. Non ci si appiattisce sul nulla quotidiano di cui siamo bombardati. Bisogna alzare il livello, esagerare. Puntare in alto, volare altissimo e farlo assieme al lettore, all'ascoltatore, al pubblico. Avere fiducia nelle persone e nelle loro capacità di capire, comprendere, imparare, sognare. Sennò siamo tutti già fottuti.  

Di cavalieri erranti. Pensiamo che i libri non siano solo uno strumento per uscire dall'ignoranza. La lezione di Don Durito e di tutti i cavalieri erranti prima e dopo di lui è che i libri non sono nulla se non si è disposti a tradurre in pratica e in azioni le belle parole. Come Don Chisciotte che ha lottato contro fantasmi tremendamente reali, nella derisione di tutti quelli che riuscivano a vedere solo mulini a vento (perchè anche il più irriducibile dei sognatori deve diventare un ostinato combattente). Come Don Durito, uno scarafaggio che fuma la pipa e che si unisce all'EZLN come consigliere e teorico politico di Marcos. Come tutti gli zapatisti che nel 1994, nell'angolo più sperduto del pianeta, erano oppressi e hanno indossato il passamontagna. E loro che prima erano invisibili, si sono mostrati al mondo senza farsi vedere.

Di fantasia e ironia. Come Don Durito vogliamo conservare la fantasia e una risata anche quando il governo lancia un'offensiva militare contro di noi e siamo costretti a un ripiego strategico nella Selva di Lacandona.
Tutti i giorni quando apriamo le finestre della nostra libreria sappiamo bene perchè siamo qui; perchè resistiamo e costruiamo librerie, spazi occupati, università popolari e perchè rimaniamo ancora qui a leggere e far leggere, a fare slam poetry, a suonare e cantare, a rompere la solitudine delle persone, a stare insieme legati in cordone tra compagni, tra fratelli. 

Questa è la rivoluzione che renderà possibile la rivoluzione: se ci vediamo in libreria, siamo sicuri di rivederci anche sulle barricate.

Wednesday, November 12, 2014

#BCM14 15-16 dicembre Temporary Don Durito Bookshop in Cascina Cuccagna


Portiamo i libri in città!
In occasione di Bookcity 2014
sabato 15 e domenica 16 novembre 
troverete la libreria Don Durito libreria
in Cascina Cuccagna, Via Muratori angolo Via Cuccagna
con una speciale selezione di narrativa e libri per bambini, 
nonchè libri su sostenibilità, cibo e vino bio, riuso e riciclo!